Manifesto fondativo dell’associazione Politico-Culturale “Lo Stollo”

Barontoli – 25 novembre 2017

Chi siamo

Con un percorso pubblico e aperto a chi ne condivide metodi, principi e obiettivi, donne e uomini che sentono la necessità di recuperare i valori profondi di una grande storia e tradizione di sinistra del nostro territorio, vogliono dare vita a un laboratorio politico culturale attraverso assemblee, comunicazione, eventi pubblici e tavoli permanenti, che porti a una rinascita di una realtà di Sinistra che negli ultimi anni è stata mortificata, disillusa, quando non addirittura tradita.

A chi ci rivolgiamo

Ci rivolgiamo a tutte le esperienze del civismo, a chi lavora quotidianamente nell’associazionismo, alle forze organizzate del mondo del lavoro, ma soprattutto a tutte le donne e gli uomini trascinati in basso dalla crisi, che hanno bisogno di una politica diversa per risollevarsi; ai tanti portatori di competenze che non trovano occasione per metterle in pratica, a coloro che ce l’hanno fatta ma non si rassegnano a una condizione diversa di tanti.

La nostra idea di politica

Non crediamo alle retoriche dei giovani contro i vecchi, della società civile contrapposta alla società politica, vogliamo una buona Politica fondata su un progetto chiaro che cammini sulle gambe di persone oneste, capaci e credibili.

Premessa della nostra proposta politica e culturale sarà il non perdersi nelle recriminazioni e nell’analisi del passato e di quanto ci ha divisi ma la volontà e la proposta di un’azione condivisa per un futuro comune e la ricerca a delle ragioni per stare insieme.

Un progetto di una visione a lungo termine del nostro comune da cui di volta in volta declinare azioni programmatiche concrete e realizzabili, senza false promesse. Un progetto che parte dalla conoscenza del territorio e delle sue dinamiche sociali ed economiche, e che rappresenta già da solo una chiara discontinuità.

I nostri valori

Lotta alle disuguaglianze, alla povertà e alla solitudine. Giustizia sociale e redistribuzione della ricchezza: vogliamo partire dalla concreta applicazione di quanto scritto nella nostra Costituzione antifascista. Nessuno si deve sentire solo davanti alle difficoltà della vita.

I nostri punti fermi ribaltano l’attuale visione partendo in primo luogo dai bisogni di tutte e tutti e soprattutto di chi ha subito più di altri gli effetti della crisi e delle politiche neoliberiste: casa, lavoro, beni comuni, giustizia fiscale, ambiente e mobilità, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, difesa degli spazi sociali, riappropriazione e riutilizzo del patrimonio pubblico e privato abbandonato.

Non regge più il modello di sviluppo basato su alti livelli di inquinamento, su uno spreco insostenibile di materie prime e di consumo del territorio. Non regge più un modello che aumenta le differenze tra i pochi ricchi e molti poveri . Vogliamo batterci per avviare un’ambiziosa transizione verso un’”economia circolare”, per fermare i cambiamenti climatici riconvertire ecologicamente l’economia, liberarsi dalla dipendenza dei combustibili fossili, affermare nuovi modelli di consumo, raggiungere l’obiettivo di rifiuti zero, garantire la sicurezza alimentare e gli approvvigionamenti idrici.

Vogliamo riportare il lavoro e la sua dignità al centro della società. L’obiettivo imprescindibile della piena e buona occupazione dipende infatti anche dalla riattivazione di forme di intervento pubblico nell’economia, che mettano finalmente l’ambiente e il clima al centro della politica e del modello di sviluppo.

Vogliamo una scuola pubblica e laica di qualità in strutture moderne e sicure. L’attacco all’autonomia e alla qualità della scuola e dell’università pubblica è parte dello stesso disegno di disgregazione delle condizioni di uguaglianza. L’indebolimento dell’istruzione quale presidio dello spirito critico e fattore di mobilità sociale è stato infatti il corollario indispensabile delle ‘riforme’ volte a rendere il lavoro più precario, ricattabile e sottopagato, minandone la funzione costituzionale di fondamento della cittadinanza .

Sentiamo la necessità di combattere contro l’egoismo, la xenofobia, il razzismo che prendono spazi preoccupanti nella nostra società, combattere contro quei sentimenti che, se non contrastati, ci riporterebbero a rivivere i peggiori incubi del ‘900. Sentiamo il dovere imprescindibile di garantire un’accoglienza degna a chi cerca in Europa una vita migliore, sfuggendo a regimi sanguinari o alla disperazione della fame.

Tra populismi beceri, guerre tra correnti e tra “capibastone”, ordini dall’alto, e logiche politiciste fatte di tavoli e tavolini, noi vogliamo scegliere un altro metodo: impare ad ascoltare partecipando alle mobilitazioni e alle domande di interesse sia locale sia nazionale, quali la battaglia per la difesa della Costituzione culminata con la vittoria del No al referendum Anti-costituzionale dello scorso 4 dicembre 2016, fino al percorso del movimento “Non una di meno”.
Partecipazione, rigore morale, trasparenza e dimensione pubblica del dibattito contro ogni deriva personalistica e valorizzazione delle differenze, sono le regole che ci daremo nello stare insieme in questo progetto, a partire dalla stessa definizione dei programmi futuri.

La nostra missione

È il momento di costruire uno spazio pubblico, aperto, trasparente plurale e inclusivo; un luogo che non sia il terreno di contesa tra progetti ambigui e incompatibili tra loro, ma il laboratorio di una proposta davvero innovativa e coraggiosa
Con questo spirito lavoreremo per costruire una lista per le prossime elezioni amministrative del comune di Sovicille: una lista che appartenga a tutte e tutti quelli che vorranno partecipare, insieme e nessuno escluso, e che si riconoscano nelle proposte e valori del nostro programma.

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