Programma 2019

I punti programmatici con cui abbiamo contribuito al programma elettorale della lista “Sovicille Bene Comune”

I nostri valori

I nostri punti in sintesi

Lo Stollo nasce dall’esigenza di ridare dignità, unità e prospettiva ad un progetto fondato sulla grande tradizione di Sinistra del nostro territorio e sui valori della Costituzione antifascista nata dalla Resistenza. Lo Stollo ha operato e continuerà ad operare per il superamento delle fratture e le divisioni a Sinistra, concentrando gli sforzi sulla costruzione di una visione a lungo termine verso cui tendere che ci piace rappresentare con un’immagine di sintesi,

che abbiamo in parte sviluppato e che potrà essere sviluppata ulteriormente in un campo più largo possibile, senza preclusioni se non la condivisione dei valori fondamentali espressi nel nostro documento fondativo.

Riassumendo la nostra visione, possiamo ricondurla a due parole, “Felicità Insieme” consapevoli che nessuno potrà essere felice da solo o a scapito di altri.

Siamo contrari all’odio e alle paure che vengono diffusi a piene mani da una nuova Destra ancora più becera e irresponsabile: siamo per le azioni positive e concrete, siamo per la proposta e non per la protesta. Vogliamo difendere la società, a partire dal nostro territorio, dalle degenerazioni della convivenza civile e democratica attraverso atti, fatti ed impegno civile.

Le prossime elezioni amministrative

Abbiamo discusso molto sul modo di approcciarsi verso questo importante appuntamento territoriale, ci sono state e ci sono diverse sensibilità al nostro interno.

L’attuale sistema elettorale a turno unico, a causa di gravi errori delle maggioranze passate e di quanto successo nella politica nazionale, oggi potrebbe mettere in discussione l’orientamento di molte amministrazioni locali.

Siena è “caduta”, caduta in mano a questa nuova Destra dove Lega e M5S si accordano a turno con patti di  desistenza incrociata, senza fare alleanze alla luce del sole, per conquistare le amministrazioni locali, insediarsi al potere e dispiegare la loro visione reazionaria. Del resto neanche le attuali maggioranze sono state senza peccato rispetto ad una occupazione del potere spesso fine a se stessa e autoreferenziale. Siamo convinti che tutto questo possa essere impedito e che tutti insieme possiamo cambiare e dare un nuovo impulso e una nuova prospettiva dove il potere si esercita a favore della collettività, per lo sviluppo, per la crescita civile e sociale di tutti.

Come Stollo ci mettiamo a disposizione di un progetto a condizione che sia UNITARIO. Un progetto che deve essere capace di raccogliere, fare sintesi, rappresentare e garantire le istanze di un campo che va dalla Sinistra (nelle sue varie espressioni territoriali) al Centro-sinistra, dalle associazioni alle esperienze civiche e democratiche. Un progetto di innovazione e di cambiamento dove le decisioni vengano prese alla luce del sole e dove non ci sia spazio per conflitti di interesse personali e/o di soggetti organizzati. Chi riceve finanze dal Comune per svolgere attività delegate non può avere posizioni dominanti nelle istituzioni. 

Un progetto di cambiamento che per la sua credibilità e praticabilità,  sarebbe dovuto partire anche da una discontinuità nelle candidature, ricercando quelle in grado di dare un segnale chiaro e credibile di volontà unitaria e di innovazione. Per questo ci pare di ravvisare come un ostacolo il fatto che il PD apra il confronto con la riconferma del sindaco uscente che, pur persona seria, competente e rispettabile, non appare come la migliore candidatura per garantire l’intero arco di forze.

Il nostro obiettivo primario è fermare “l’onda nera”, per cui non vediamo utile la presentazione di ulteriori liste a Sinistra e lo Stollo, comunque, non presenterà liste neanche in caso di fallimento del progetto unitario. Con il sistema elettorale a turno unico e gli attuali rapporti di forza (come registrati alle ultime politiche) non sappiamo neppure se sarà sufficiente una sola lista a Sinistra. 

Per raggiungere l’obiettivo primario servirà più di una lista unitaria, possiamo e dobbiamo cercare di mettere in campo un buon progetto e una buona squadra e dare a Sovicille una nuova speranza, senza fondare tutto sulla paura.

Di seguito, non in  ordine di importanza, alcuni dei punti che portiamo in discussione:

Assetto istituzionale

Consideriamo superata e insufficiente l’esperienza dell’Unione dei Comuni; Sovicille deve farsi promotore del Comune Unico della Val di Merse, organizzato con idonee forme partecipative e rappresentative delle municipalità o, nell’impossibilità, ritornare alla gestione autonoma. 

Organizzazione comunale

Occorre modernizzare l’organizzazione comunale e puntare alla reinternalizzazione dei servizi e alla valorizzazione e professionalizzazione del personale interno. Il Comune deve essere ri-orientato al soddisfacimento delle necessità dei cittadini: semplificazione, sburocratizzazione e informatizzazione.

La macchina comunale deve diventare soggetto attivo e propositivo delle opportunità determinate dalla programmazione messa in campo.

Lavoro

Si ritiene quello del lavoro un obiettivo fondamentale, il Comune deve garantire uno sviluppo equilibrato tra le diverse aree di attività, orientando e favorendo con gli strumenti propri del Comune gli investimenti e lo sviluppo nell’ambito della green e blue economy.

Un tema molto importante è il rilancio dell’attività edilizia verso l’efficientamento, il recupero edilizio, la bonifica e la messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici e privati esistenti.

Il Comune dovrebbe adeguare in tal senso i propri strumenti urbanistici, farsi promotore della formazione delle maestranze e dei professionisti locali del settore, della creazione di agevolazioni sulle imposte comunali e linee di finanziamento particolarmente agevolate.  

Nel campo delle attività produttive devono essere valorizzate e legate maggiormente al territorio anche realtà importanti come il polo farmaceutico di Bellaria e la Banca Cras, cui deve essere assicurata la massima collaborazione del Comune in cambio di maggiore trasparenza rispetto alle attività svolte e maggiore coinvolgimento sulla progettualità del Comune, anche attraverso la creazione di luoghi e fondi per lo sviluppo di nuove imprese. 

Crediamo che sia importante destinare aiuti alle attività commerciali e agli incubatori di impresa, per questo è necessario riqualificare e finalizzare tutte quelle aree industriali e artigianali tuttora incomplete o sottoutilizzate.

Ambiente

I problemi dell’inquinamento e del riscaldamento globale, le differenze tra nord e sud del mondo causano e causeranno fenomeni epocali cui non siamo attrezzati a far fronte (cambiamenti climatici, catastrofi ambientali, esodi, dissesto idrogeologico). Le minacce che abbiamo di fronte non scompariranno con cinque anni di buona amministrazione locale, tuttavia si può iniziare a cambiare abitudini e stili di vita anche a partire dalla dimensione locale e dai comportamenti individuali. E necessario ridurre l’uso di suolo e della risorsa idrica, accelerare il percorso per l’obiettivo di rifiuti zero, puntare alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica, curare costantemente il territorio, promuovere progetti di educazione ambientale nelle scuole e tra gli adulti.

Agricoltura e turismo

Bisogna disincentivare l’agricoltura intensiva e favorire quella biologica e sostenibile. Incoraggiare il recupero di terreni abbandonati anche attraverso la nascita di nuove imprese e cooperative giovanili. Riprendere il progetto di mercati di prodotti locali e stimolare la nascita di GAS (gruppi d’acquisto solidali). Puntare al recupero di edifici pubblici abbandonati per usi abitativi, sociali, agricoli. 

È necessario fare sistema tra i diversi soggetti con progetti virtuosi come il biodistretto, favorendo tutte le sinergie possibili tra le attività agricole, turistico ricettive, di fruizione del territorio, creando un sistema integrato dove gli agricoltori e gli imprenditori turistici possano ricavare parte del proprio reddito da attività legate alla manutenzione e promozione del territorio e dallo sviluppo di attività ricreative come cicloturismo, ecoturismo, caccia e pesca.

Il mantenimento del paesaggio e delle infrastrutture dolci del territorio, passa attraverso il rilancio di un’agricoltura integrata che possa garantire reddito agli operatori e tutela dell’ambiente.

La nostra agricoltura non può e non deve competere con l’agricoltura intesa come industria, dovrà quindi puntare su produzioni tipiche e tradizionali, sulla cura del “territorio giardino”, facendone motivo di attrazione turistica. Per questo e per la tutela delle risorse naturali è un obiettivo strategico puntare a una agricoltura ecologica (“Glifosato free”).

Energia

Attraverso un utilizzo intelligente e sostenibile delle ingenti risorse agroforestali del nostro territorio, è possibile trasferire fette importanti di economia dal mero acquisto (altrove) di energia fossile ad attività produttive svolte sul nostro territorio con l’utilizzo di manodopera locale. L’eolico, il fotovoltaico, la biomassa, il biogas, sono fonti rinnovabili, sostenibili e disponibili: stà alla nostra capacità saperne trarre vantaggio in modo intelligente e proteggendo al tempo stesso il territorio dal dissesto idrogeologico, dall’inquinamento e dall’impoverimento.

Servizi alla persona

Priorità alla messa a disposizione di servizi all’infanzia e scolastici accessibili per tutte le fasce di reddito secondo il principio di chi ha di più, più paga e comunque con una partecipazione pubblica importante di almeno del 50% del costo. È auspicabile, considerando anche la vetustà e talvolta la non conformità degli edifici scolastici esistenti, pensare a soluzioni più avanzate come un polo integrato della formazione dove possano essere svolte, oltre alle attuali attività formative dell’infanzia, anche formazione per tutta la cittadinanza di tutte le fasce di età e dove possano essere concentrati anche moderni impianti sportivi comunali.   

Con la popolazione che invecchia e i nuovi modelli sociali, il tema degli anziani ha acquisito negli ultimi anni una dimensione sia sociale che economica che richiede una risposta da parte della pubblica amministrazione (¼ della popolazione è over 65).

La disponibilità di residenze assistite per anziani diffuse sul territorio è una risposta imprescindibile. È necessario che in tal senso venga messa in campo una progettualità moderna, efficiente e professionalmente adeguata, in grado di mettere a sistema tutte le ingenti risorse pubbliche e private già oggi impegnate su questo tema, ma che troppo spesso si concretizzano con interventi disarticolati, poco professionali, talvolta insufficienti e per giunta molto costosi per le famiglie e per la pubblica amministrazione. In questo settore vediamo determinante anche il contributo sussidiario delle associazioni di volontariato che già oggi tanto fanno per i cittadini e in particolare per gli anziani.

Multiculturalità

Siamo cittadini del mondo e crediamo che la multiculturalità sia una ricchezza: l’umanità si è sempre sviluppata con la contaminazione culturale, con i movimenti di donne e uomini in cerca di una vita migliore. Crediamo che ogni essere umano sia titolare di diritti fondamentali che non possono essere negati, quali: il diritto alla libertà individuale e all’autodeterminazione, il diritto alla vita, il diritto a un giusto processo, il diritto a un’esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa. Riteniamo che i fenomeni migratori debbano essere gestiti nel pieno rispetto dei diritti umani e, a fronte dell’invecchiamento progressivo della nostra popolazione, possano anche rappresentare le basi per la tenuta sociale futura.

Una nuova visione, che ha il coraggio di sostituire la curiosità e l’integrazione alla paura, attraverso il pieno coinvolgimento lavorativo e sociale di tutte le persone.

Una persona su dieci in questo Comune è un “sovicillino straniero” da coinvolgere in progetti di formazione culturale, lavorativa e, più in generale, partecipazione sociale.

Politiche abitative e urbanistica

Il nostro territorio va interpretato come un giardino dove c’è piena armonia tra l’abitato e la campagna circostante. L’organizzazione degli spazi pubblici deve essere orientata per favorire una maggiore coesione sociale, senso di comunità e piacere del vivere insieme.

Nel tempo si è costruito troppo e male: nel Comune vi sono 300 abitazioni nuove invendute o non completate e cantieri aperti nei centri abitati lasciati al degrado.

È necessario invertire questa tendenza limitando lo sfruttamento del suolo se non in casi di comprovato interesse pubblico, incentivando la riconversione  di parte del patrimonio pubblico esistente per edilizia popolare, rilanciando l’edilizia pubblica e di qualità, riqualificando e ristrutturando il patrimonio esistente con tecniche attente alla solidità antisismica, all’efficienza energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale.

Partecipate

Sul tema delle partecipate e più in generale dei gestori delle grandi infrastrutture energetiche e di telecomunicazione, acquedotti, fognature ecc., è necessario che l’amministrazione torni ad esserne protagonista, assumendo nelle sedi deputate il ruolo di programmazione che gli spetta.

In questi ambiti gestionali che superano i confini del Comune e interessano realtà regionali e talvolta nazionali, è necessario farsi promotori decisi dei propri interessi, ricercando sinergie e collaborazione con le altre amministrazioni e riaffermando con forza il principio dell’interesse pubblico attorno a questi servizi.

Va bene una gestione industriale ed efficiente dei servizi a rete, ma la programmazione strategica spetta sempre e solo alle amministrazioni. 

Lo Stollo, 10/03/2019

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