Coerentemente con le nostre precedenti posizioni in merito al bilancio, anche sulla votazione dell’equilibrio abbiamo espresso la nostra astensione.
Ecco l’intervento del consigliere Silvio Fei.
Premesse
“La posizione che portiamo io, Vagheggini e Massari è la stessa ribadita in occasione del bilancio di previsione, oggi con più forza poiché la situazione complessiva si è, a nostro giudizio, casomai aggravata.”
Dichiarazione
“Le variazioni hanno finalità sociali e le condividiamo, la nostra riflessione va tuttavia alla presa d’atto degli equilibri di bilancio.
Crediamo che questo Comune abbia bisogno di un nuovo passo per accogliere la realtà che sta cambiando sotto i nostri occhi, giorno dopo giorno.
Come gruppo dello Stollo abbiamo aderito a questa esperienza credendo in un nuovo inizio insieme e ahimè ci troviamo immersi in una continuità che non ci molla: tanti bei propositi che faticano a trasformarsi in progetti per il futuro.
In tutta sincerità ci interessa poco la forma dell’atto che oggi è in votazione, ci interessa soprattutto la sostanza. E per noi la sostanza è che serve urgentemente una risposta all’altezza delle necessità e del programma che ci siamo dati, quest’ultimo anche ricalibrato con la lente della fase storica straordinaria che stiamo attraversando. Francamente questa sostanza non riusciamo a vederla.
Riteniamo indispensabili tre punti per l’esecuzione del programma:
- Riorganizzazione degli Uffici e dei servizi per una maggiore efficienza e capacità di programmazione a breve e medio termine, maggiore formazione e tutela del lavoro;
- Ridefinizione del ruolo dell’Unione dei Comuni nel contesto della nuova organizzazione;
- Urgente aggiornamento degli strumenti urbanistici;
Nel merito invece dobbiamo ancora rimarcare che come amministratori siamo chiamati a impiegare le nostre poche risorse, concentrandole sulle cose che davvero contano.
Emergenze sanitarie, ambientali e culturali dovrebbero darci la spinta e il coraggio verso un atto di responsabilità e condivisione di obiettivi e di percorsi.
Per lavorare bene in questa direzione serve una maggiore organizzazione e una migliore gestione del tempo.
Il nostro quotidiano dovrebbe essere permeato di capacità di analisi e di sintesi, di impegno perché i materiali di approfondimento siano puntualmente messi a disposizione affinché chi come noi si dedica alla cosa pubblica sia in condizione di conoscere e analizzare per deliberare.
Di nuovo, non si parla di formalità, si parla di un processo condiviso di maturazione delle scelte.
Infine dobbiamo rilevare una criticità sugli equilibri di parte corrente dove spese straordinarie pendenti potrebbero in qualsiasi momento minarne la stabilità.
Per tutti questi motivi il nostro voto sarà di astensione.”